martedì 10 settembre 2013

Gara ferroviaria Emilia Romagna: ONLIT, bando ripropone modello fallimentare del federalismo dei trasporti nazionali

 Sorprende che la regione Emilia Romagna riproponga gli stessi contenuti della gara del 2008 con alla base il gestore unico regionale. A parole, il bando sembra sostenere meccanismi competitivi, ma di fatto ripropone il modello monopolista, costoso ed inefficiente, di questi ultimi anni. La regione insiste con il suo "campione" nato dal fallimentare federalismo dei trasporti italiano, che con ruoli e diverse quote la società unica comprende la presenza dello Stato con Trenitalia,del la Regione con FER e molti Comuni e Provincie. Vengono così  mescolate responsabilità gestionali, programmatorie e di sussidio pubblico rendendo impossibile individuare le diverse responsabilità. Il bando  ha alla base un vistoso conflitto di interessi (giudice=concorrente) e  manda un chiaro segnale ai potenziali concorrenti che il banditore non vuole concorrenza.
La durata della concessione di 22 anni e sei mesi è in contrasto con la durata media dei paesi del nord-Europa, normalmente tra i 6 e i  15 anni. Troppo lungo il periodo visto che c'è il rischio di dare la concessione ad un vettore che si può adagiare e diventare inadeguato nel tempo. Tra i requisiti richiesti c'è anche l'obbligo di realizzare un' unica società di gestione, che ricorda molto il gestore attuale, il Consorzio, nato dalla FER e da Trenitalia. In pratica l'Emilia Romagna, in qualità di stazione appaltante,  bandisce una gara a cui parteciperà, e verosimilmente vincerà,  con una sua controllata, assieme a Trenitalia. Anche le dimensioni dell''intero bacino regionale non sembrano le più idonee per una più "partecipata" competizione di compagnie ferroviarie alla gara. Quanto all'obiettivo della piena integrazione tariffaria, sembra più uno specchietto per le allodole che un obiettivo vero, poiché,  per realizzarla, non serve un gestore unico, ma un programmatore serio che la imponga ai diversi gestori del servizio, anche attraverso un'autority tariffaria.  Va ricordato che in tutto il vecchio continente le politiche tariffarie sono integrate, anche se sono diversi i gestori del servizio di una stessa regione o di una stessa grande area urbana.
  Dario Balotta
PRESIDENTE ONLIT

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