Sorprende che la regione Emilia Romagna
riproponga gli stessi contenuti della gara del 2008 con alla base il gestore
unico regionale. A parole, il bando sembra sostenere meccanismi
competitivi, ma di fatto ripropone il modello monopolista, costoso ed
inefficiente, di questi ultimi anni. La regione insiste con il suo
"campione" nato dal fallimentare federalismo dei trasporti italiano, che con
ruoli e diverse quote la società unica comprende la presenza dello Stato
con Trenitalia,del la Regione con FER e molti Comuni e Provincie. Vengono così
mescolate responsabilità gestionali,
programmatorie e di sussidio pubblico rendendo impossibile individuare le
diverse responsabilità. Il bando ha alla base un vistoso conflitto di interessi
(giudice=concorrente) e manda un chiaro
segnale ai potenziali concorrenti che il banditore non vuole concorrenza.
La durata della concessione di 22 anni e sei mesi è in
contrasto con la durata media dei paesi del
nord-Europa, normalmente tra i 6 e i 15 anni. Troppo
lungo il periodo visto che c'è il rischio di dare la concessione ad un vettore
che si può adagiare e diventare inadeguato nel tempo. Tra i requisiti
richiesti c'è anche l'obbligo di realizzare un' unica società di gestione, che
ricorda molto il gestore attuale, il Consorzio, nato dalla FER e da
Trenitalia. In pratica l'Emilia Romagna, in qualità di stazione
appaltante, bandisce una gara a cui parteciperà, e verosimilmente
vincerà, con una sua controllata, assieme a Trenitalia. Anche le
dimensioni dell''intero bacino regionale non sembrano le più idonee per una più
"partecipata" competizione di compagnie ferroviarie alla gara.
Quanto all'obiettivo della piena integrazione tariffaria, sembra più uno
specchietto per le allodole che un obiettivo vero, poiché, per
realizzarla, non serve un gestore unico, ma un programmatore serio che la
imponga ai diversi gestori del servizio, anche attraverso un'autority
tariffaria. Va ricordato che in tutto il vecchio continente le
politiche tariffarie sono integrate, anche se sono diversi i gestori del
servizio di una stessa regione o di una stessa grande area urbana.
Dario Balotta
PRESIDENTE ONLIT
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