Finalità

La costituzione di un Osservatorio Nazionale delle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e Trasporti vuole sviluppare la cultura della regolazione pubblica indipendente nei rapporti tra istituzioni ed aziende di trasporto (merci e passeggeri), fornitrici e di costruzione.


ONLIT vuole anche essere un soggetto attivo di proposte per il miglioramento del sistema dei trasporti a standars europei sul versante dei costi, dell’efficienza, della qualità e del contributo alla sostenibilità ambientale del comparto.


I timidi processi di liberalizzazione, sin qui realizzati in Italia, non hanno portato ai risultati sperati invece ottenuti in molta parte d’Europa.


Il comparto dei trasporti presenta una vasta gamma di problematiche regolatorie data la presenza di monopoli naturali, l’abuso di posizioni dominanti e le barriere all’ingresso che impediscono un uso aperto e corretto di reti (ferroviarie ed autostradali) e di scali (aeroportuali, intermodali, marittimi e ferroviari) ed un rapporto trasparente tra istituzioni e imprese. Dietro una malcelata socialità si mascherano o si giustificano comportamenti che aumentano le spese correnti e di investimento a carico della socialità generale. Viene approvata la realizzazione di opere spesso prive di una domanda che le giustifichi ed a costi non paragonabili a quelli in uso in europa (cfr.Corte dei Conti), proprio per aver aggirato o evitato norme innovative come le gare o le valutazioni indipendenti.


Il nostro Paese è ancora privo di una Autorità dei trasporti, nonostante fosse voluta dal legislatore ed ha bisogno del rafforzamento dell’influenza dell’Antitrust e della Consob.


C’è una forte domanda da parte delle imprese per l’apertura al mercato delle gestioni dei servizi di trasporti e le liberalizzazioni delle reti e delle infrastrutture di trasporto.


Cittadini e consumatori sollecitano più efficienza nel comparto ed un uso più consapevole, trasparente e razionale delle risorse pubbliche per gli investimenti e per la spesa corrente.


Si tratta di superare un contesto distorsivo e spesso discriminatorio del mercato dei trasporti e delle infrastrutture, derivante da una società bloccata da corporativismi.


ONLIT si propone anche di analizzare il sistema del welfare poiché le condizioni dei lavoratori sono state usate troppo spesso per giustificare le distorsioni nel funzionamento del mercato ed hanno contribuito al basso sviluppo del settore, sia nella qualità dei servizi che nell’efficienza gestionale.


Troppe imprese, protette dall’attuale contesto regolatorio, galleggiano mentre dovrebbero fallire, ma per far ciò ci sarebbe bisogno, tra l’altro, di un sistema di welfare che protegga solo direttamente , cioè senza derive corporative, i lavoratori, e non le aziende decotte.


Spesso gli addetti vengono usati come scudi umani degli interessi di imprese inefficienti pubbliche e private.


Il settore del trasporto locale è il primo che ha visto partire il federalismo dal 1997 ed il suo è un bilancio negativo, poiché è stato trasferito dal centro alla periferia lo stesso meccanismo di irresponsabilità economica mentre le regole di finta liberalizzazione sono state o aggirate o evitate.


Dario Balotta

Presidente ONLIT