sabato 8 ottobre 2011

TERZO VALICO: ONLIT, DOPO TAGLIO S&P E MOODY’S ANCORA PIU’ COSTOSO

Milano, 7/10/2011





(ANSA) - Milano,7/10/11-"Dopo il declassamento degli istituti di credito italiani da parte di S&P e i dubbi di Moody’s sul risanamento dei conti italiani, il denaro costerà di più per il Tesoro e per la Cassa depositi Prestiti facendo schizzare all’insù il già strabiliante costo di 6,2 mld del terzo valico ferroviario Milano-Genova. Ciò renderà impossibile finanziare questa grande opera  che tra l’altro è in contrasto con gli obiettivi europei che spingono per una “crescita senza debito” e per la definizione di priorità  infrastrutturali che il “terzo valico” non detiene. Anzi questo progetto irreale si sostiene da previsioni della domanda gonfiate all’inverosimile, 5 milioni di container l’anno, mentre il porto di Genova ne movimenta 1,7 milioni dei quali solo la minima parte, quasi 50mila (il 2,9%), viene trasportata in treno.”


E' l'allarme lanciato da Dario Balotta, presidente dell’ONLIT che invita il Governo a "riverificare la congruità del progetto, in particolare  alla luce del nuovo calo del traffico di container denunciato dalla Confitarma nella sua recente assemblea annuale. L'ex sindacalista della Fit Cisl lombarda poi va oltre affermando “ prima di nuove opere va fermato il crollo del trasporto merci sulla rete nazionale causato da tempi di resa non competitivi e da elevati costi di gestione abbattendo le barriere all’ingresso poste dal monopolista FS alle compagnie di trasporto merci per l’accesso alla rete ferroviaria. Nel 2008 ben l’82% dei treni merci ha viaggiato con oltre 60 minuti di ritardo ecco perché la nostra quota di traffico con il 6% è il fanalino di coda contro il 12% della media europea.”  


  Dario Balotta
Presidente Onlit

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