Il grave incidente ferroviario di Andora che ha interrotto
la linea ferroviaria tra Ventimiglia e Genova ripropone con forza almeno due
problemi.
Il primo è quello del
livello degli standard di manutenzione
della rete ferroviaria nei
territori collinosi a rischio idrogeologico e il secondo riguarda la continua
perdita di ruolo e di traffico dei 154 km di linea, per metà a semplice
binario, della tratta tra Ventimiglia e Genova. I sempre più scarsi collegamenti sub-urbani per i pendolari ed internazionali
verso Nizza e Marsiglia evidenziano una grave carenza infrastrutturale,
quella del doppio binario, che va
recuperata rapidamente. Il Governo e la Regione Liguria anziché puntare sulle
grandi e costosissime opere ferroviarie, come il terzo valico Genova-Milano dove
già ci sono quattro binari sottoutilizzati, dovrebbero concentrare le poche risorse
pubbliche sul completamento del raddoppio della linea della riviera di ponente.
Ciò permetterebbe di abbassare i tempi di percorrenza da terzo mondo che hanno
i treni Intercity di ben 155 minuti tra la frontiera francese e il capoluogo
ligure con la fermata in otto stazioni. Sulla stessa distanza e con le stesse
fermate un treno regionale da Torino a Milano impiega 115 minuti disponendo
però di una rete a due binari. Con la statale Aurelia sempre congestionata e
l’Autostrada dei fiori che ha i pedaggi più salati il raddoppio ferroviario
renderebbe più accessibili e più invitanti
le stazioni turistiche della riviera e migliorerebbe la vita per i
numerosi pendolari sottoposti a ritardi cronici e pessime condizioni di
viaggio.
Dario Balotta
Presidente Onlit
cell. 3356361874
SANREMONEWS.IT articolo di domenica 19 gennaio 2014