I ritardi ed i rinvii nelle
procedure di gara per l’assegnazione della gestione dei servizi di trasporto non
riguardano solo le ferrovie, gli aeroporti e i traghetti, ma l’Italia si sta
distinguendo in negativo anche nel settore autostradale. Sono tre le
concessioni scadute con bandi di gara già espletati fin dal 2011. Si tratta
della A21 Piacenza-Brescia (Centropadane), della A3 Napoli-Salerno(Autostrade
meridionali) e della A22 Modena-Brennero. Bandi a cui hanno partecipato decine
di imprese anche straniere e che non sanno più nulla, facendo perdere ulteriore
credibilità al Paese.Il Ministro delle Infratrutture Maurizio Lupi anziché
girare l’Italia promettendo nuove spese in ogni settore dei trasporti farebbe
meglio a concentrarsi per aumentare gli introiti delle casse pubbliche a
partire dall’aumento canoni statali dei rinnovi delle concessioni. Dati gli
alti profitti derivanti dalle rendite di posizione monopoliste delle
autostrade questo sarebbe un settore sul
quale puntare per far cassa e al tempo stesso per rendere più efficienti le
gestioni.
Al Ministro Lupi sembra mancare la volontà di
fare le gare per staccare il cordone ombelicale del controllo politico e clientelare
sulle concessionarie autostradali. Le 23 concessionarie (private e pubbliche)
possono cosi contare su extraprofitti derivanti da pedaggi che crescono più dell’inflazione e da
convenzioni con L’Anas (manutenzioni, mitigazioni ambientali , potenziamenti e
messa in sicurezza della rete) in perenne rinvio.
Dario Balotta
Presidente Onlit
3356361874