martedì 17 settembre 2013

Classifica ferrovie europee: Onlit, l'Italia scende dal 9 al 12 posto, prima la Svizzera seconda la Francia e terza l'Austria

E' una statistica elaborata da Eurostat quella che rivela il numero dei passeggeri medio per abitante nel periodo che va dal 2000 al 2012. In cima alla classifica continua a svettare il paese di maggior tradizione ferroviaria come la Svizzera con 2.450 km ad abitante ( era a 1.588 nel 2000), seconda la Francia con 1.405 km per abitante (era di 1.103 km), terza l'Austria con 1.330 km (era a 1.061 12 anni fa). Nei 28 paesi UE considerati, più' la Turchia, la crescita media e' stata del 9,9%. Nel periodo considerato, circa un terzo dei paesi comunitari ha avuto un trend negativo nonostante le considerevoli risorse spese sia per gli investimenti che per la gestione dei servizi dei paesi membri e della stessa UE. In questo gruppo, composto da gran parte dei paesi dell'est che pero' hanno conosciuto la motorizzazione privata di massa proprio in questi ultimi 10 anni, si trova anche l'Italia che flette da 818 a 715 km per abitante segnando un meno 12,6%. Anche se la statistica è da prendere con le pinze, perchè si mettono sullo stesso livello paesi densamente abitati, come l’Olanda, (con presunto chilometraggio medio per viaggio corto), paesi poco abitati, come la Svezia (dove si presume una media di km per viaggio piuttosto alto) e paesi con diverse estensioni di rete ferroviarie, viene offerto uno spaccato significativo sulle tendenze in atto visto che la crescita o la decrescita dei singoli paesi è molto accentuata. Tralasciando la Grecia ferroviarimente arretrata rimane come unico paese storico dell’Europa occidentale con una robusta flessione solo l'Italia. Questo significa che il decollo  dell’alta velocità non è riuscito a tamponare le perdite in altri settori (Intercity, regionali ecc.), inoltre la cosa grave è che solitamente l’alta velocità macina passeggeri-km, quindi con la messa in servizio delle varie tratte dovrebbe esserci una robusta crescita. Serve una riflessione sul futuro delle ferrovie italiane, dice Onlit, i soldi spesi per le infrastrutture sono stati in linea con quelli europei ma a parità' di spesa, si sono costruiti meno km di nuove linee di AV rispetto a Spagna o Francia e le risorse rimaste per nuove tecnologie, nuovi treni per la rete tradizionale sono state insufficienti. Ancora troppo alti i costi di gestione e assente la concorrenza nel segmento Pendolare ed interregionale, che sviluppa 3 milioni di pax al giorno contro i meno di 100mila  dell'A.V.  Il Governo, dall’analisi di  questi dati,  dovrebbe riflettere su strategie e obiettivi sempre dichiarati ma mai attuati dalle FS, come quelli di far crescere la mobilità sostenibile in tutta la penisola.
FONTE EUROSTAT









PAESE
KM per ABITANTE nel 2012
KM per ABITANTE nel 2000
VARIAZIONE % rispetto al 2000
1
Svizzera
2.450
1.588
54,3
2
Francia
1.405
1.103
27,4
3
Austria
1.330
1.061
25,3
4
Svezia
1.200
870
38,0
5
Danimarca
1.185
992
19,4
6
Germania
1.040
923
12,7
7
Paesi Bassi
940
875
7,4
8
Belgio
910
676
34,6
9
Gran Bretagna
900
611
47,4
10
Ungheria
785
975
-19,5
11
Finlandia
720
632
14,0
12
Italia
715
818
-12,6
13
Lussemburgo
665
633
5,1
14
Rep. Ceca
640
696
-8,0
15
Norvegia
605
529
14,3
16
Spagna
495
437
13,2
17
Polonia
475
629
-24,5
18
Slovacchia
450
531
-15,3
19
Portogallo
395
384
2,8
20
Slovenia
375
342
9,6
21
Lettonia
365
352
3,6
22
Irlanda
360
305
17,9
23
Croatia
340
286
18,7
24
Bulgaria
280
470
-40,4
25
Romania
240
550
-56,4
26
Estonia
180
193
-6,9
27
Lituania
130
204
-36,3
28
Grecia
85
167
-49,2
29
Turchia
80
79
0,9
UE 28
810
737
9,9



Dario Balotta - infrastrutture , trasporti e mobilità sostenibile.
Esperienza lavorativa, Ferrovie dello Stato, Ministero dei Trasporti;
Associativa; già segretario FIT-CISL della Lombardia,
 


Nessun commento:

Posta un commento