mercoledì 22 aprile 2020

SULL'ACQUISIZIONE DI COMPAGNIA FERROVIARIA ITALIANA (CFI) DA PARTE DI F2i SGR E ANIA


F2i Sgr entra nel trasporto merci. Insieme ad Ania, l'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, annuncia l'acquisizione della maggioranza del capitale di Compagnia Ferroviaria Italiana.Il Fondo Ania F2i avrà il 92,5% del capitale della società. Il restante 7,5% sarà detenuto da Giacomo Di Patrizi, attuale socio fondatore della Società che manterrà la carica di amministratore delegato. “Il fondo Ania F2i - commenta la presidente di Ania Maria Bianca Farina - ha come obiettivo contribuire al sostegno del Paese attraverso l’investimento in reti infrastrutturali e nel rispetto delle tematiche ambientali e di sviluppo dell’economia. L’emergenza Covid ha mostrato quanto sia importante per l’Italia avere operatori indipendenti ed efficienti per il trasporto merci via ferrovia: nelle ultime settimane molti dei beni indispensabili sono arrivati alle famiglie grazie ai treni merci mentre le misure restrittive sul movimento di persone hanno ostacolato il trasporto su gomma. Crediamo che le infrastrutture contribuiranno alla ricrescita della nostra economia e confermiamo l’impegno del settore assicurativo a supportare il sistema Paese anche in questo difficile momento”.“La filosofia di investimento di F2i – aggiunge Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i Sgr - è quella di creare un campione nazionale indipendente, efficiente e capace di realizzare economie di scala, anche aggregando ulteriori operatori, e sviluppare progetti intermodali con altri asset del Fondo, quali i porti merci. Con questa operazione il fondo Ania F2i  si posiziona in un settore essenziale per il sostegno del sistema produttivo nazionale e allo stesso tempo determinante per contribuire alla progressiva decarbonizzazione dell'attività di trasporto merci in Italia”. La Compagnia Ferroviaria Italiana, fondata nel 2007, è il principale operatore indipendente in Italia nei servizi di trasporto merci ferroviari e il terzo per fatturato assoluto (64 milioni di euro), alle spalle delle Fs e delle ferrovie francesi Sncf. Opera circa 170 treni a settimana che collegano in modo affidabile le principali aree produttive del Paese, da nord a sud ed ha tra i propri clienti alcune delle maggiori aziende italiane, impiegando circa 230 dipendenti.Nel corso degli anni, la società si è specializzata nel fornire servizi nell’ambito della filiera siderurgica, automotive e agri-food, attraverso la progettazione e la realizzazione di trasporti a treno completo (formazione, verifica, condotta e scorta di treni con proprio personale e mezzi di trazione).

IL COMMENTO DI BALOTTA (ONLIT): UN ALTRO SOGGETTO PUBBLICO NEL SETTORE DEL TRASPORTO MERCI. LA CONCORRENZA DOV'È?  

 F2i, fondo d’investimento e Ania, l'associazione delle compagnie assicurative, acquistano Compagnia Ferroviaria Italiana, un operatore indipendente in Italia nei servizi di trasporto merci ferroviari.  L'operazione è la prima realizzata dal nuovo Fondo AniaF2i, quarto fondo gestito da F2i Sgr, e prevede l'acquisto del 92,5% del capitale della società. Il restante 7,5% sarà detenuto da Giacomo Di Patrizi, attuale socio fondatore dell'azienda.
  "Con questa operazione il fondo AniaF2i si posiziona in un settore essenziale per il sostegno del sistema produttivo nazionale e allo stesso tempo determinante per contribuire alla progressiva decarbonizzazione dell'attività di trasporto merci in Italia", dice  l’amministratore delegato di F2i Sgr. Il Fondo costituito da Cassa Depositi prestiti (controllata dal Ministero dell’Economia) e da altre fondazioni bancarie pubbliche tra cui spicca Banca Intesa ha deciso di fare concorrenza a Merci Italia (gruppo FS). F2ì  si è caratterizzata in questi anni nell’acquisizione di infrastrutture aree portuali, aeroporti, autostrade, reti di distribuzione energetica, energie rinnovabili, reti e servizi di telecomunicazione, infrastrutture sociosanitarie, per un totale di 19 società gestite. Con l’ingresso in Compagnia Ferroviaria Italiana (CFI), F2i amplia a un nuovo comparto la schiera dei settori in cui investe passando dalle reti o dai punti rete ad un vettore ferroviario utilizzatore della  rete ferroviaria.  Sorprende che il settore bancario ed assicurativo italiano, la cui attività dovrebbe consistere nel raccogliere risparmi e concedere crediti dopo la deludente prestazione di BIIS (Banca infrastrutture, innovazione e sviluppo) continui su questa strada. Già anni fa il board disse di  voler far tornare nel suo perimetro di banca tradizionale e di abbandonare la  “banca sistema” dopo le fallimentari partecipazioni di Banca Intesa in Alitalia, Telecom, RCS e soprattutto nelle infrastrutture. Con questa operazione il fondo Ania F2i si posiziona in un settore a basso valore aggiunto (i vettori pubblici e privati sono sussidiati da contributi pubblici come il “ferro bonus” e dallo “sconto pedaggi” per sostenere i costi di produzione. Appare molto  improbabile che CFI sia in grado di rilanciare l'attività di trasporto merci ferroviario  nel Paese  che con il 12% della quota modale è all’ultimo posto  tra i grandi Paesi europei. Il settore ferroviario merci  in Italia è riuscito a sopravvivere dopo il crollo 2009/ di Merci Italia (gruppo FS)  grazie alle capacità e al dinamismo delle compagnie ferroviarie private aderenti a Fercargo che detengono oltre il 70 % del traffico internazionale e il 40 % del nazionale della quasi irrilevante quota di trasporto merci. Con 10 locomotori di proprietà CFI si posiziona per attività dietro Merci Italia (FS), Captrain (Sncf),  SBB Cargo, GTS e ISC.  Tanto più che un'impresa nella sfera pubblica non farà mai una seria concorrenza ad un'altra impresa pubblica (Merci Italia), e che quindi questa operazione sembra nell'ottica di tornare a modelli che richiamano alla memoria l’IRI in questo caso nel settore dei trasporti.